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Profilo di città

On the air(5).jpg       On the air(3).jpg       On the air(2).jpg "Rick, guarda un attimo lì. Fuori dall'oblò." "Dove?" "Proprio sotto di noi." "Santi numi! Ma io quella lì la conosco! È…" "Jayne Mansfield." "Esatto, Jayne Mansfield. Che ci fa a forma di città? Quella non è East Corinth?" "Te lo spiego dopo." "Dio mio, guarda lì il confine occidentale. Quella è la 271. E quella è la Bretella Interna. Io ci vado in macchina, su quella roba lì." [...] East Corinth era stata fondata e costruita nel 1960 da Stonecipher Beadsman II, figlio di Lenore Beadsman, nonno di Lenore Beadsman, sfortunatamente morto a settantacinque anni nel 1975 annegando in un tino industriale nel corso di un catastrofico tentativo da parte della Stonecipheco Alimenti per l'Infanzia di sviluppare e lanciare sul mercato un prodotto che potesse competere con il Jell-O. Stonecipher Beadsman II era stato un uomo di notevoli talenti e di ancor più notevoli interessi. Cinefilo accanito nonché urbanista dilettante, si era pazzamente infatuato di una stella del cinema di nome Jayne Mansfield. La sagoma di East Corinth riproduceva il profilo di Jayne Mansfield: scendeva da Shaker Heights con una folta aureola di intricati tornanti, lungo delicati lineamenti di villette e piccoli edifici, un nasino di parco e una carnosa sezione di quadrivio ridente, e quindi giù per la sinuosa curva cignea di un argine autostradale di complessi residenziali, per poi aggettare precipitosamente verso ovest in un procace rigoglio di fabbriche e aree industriali mammonesche e prosperose, dopodiché ripiegava non meno impudicamente a un paio di miglia a sud in un cespo folto di palazzine e botteghe e pensioncine, inclusa quella dove abitava Lenore Beadsman e da cui quel mattino era partita lungo tutta Jayne Mansfield alla volta della Casa di Riposo Shaker Heights" [tratto da David Foster Wallace, La scopa del sistema, Fandango s.r.l. 1999, traduzione di Sergio Claudio Perroni]. La prova d'esordio del recentemente scomparso talento americano David Foster Wallace è una smisurata macedonia di personaggi – umani e animali – dal nome improbabile, fra i quali si delinea il profilo a forma di diva della città in cui si svolgono le loro mille storie, tutte da assaporare.    S.S.

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